Assegnate le Bandiere blu, in Italia sono ben 226
Sono 226 le località rivierasche e 84 gli approdi turistici che in Italia potranno fregiarsi del riconoscimento Bandiera Blu 2023.
Questi 226 Comuni italiani, per complessive 458 spiagge, corrispondono a un quarto delle spiagge italiane, anche lacuali oltre che marine, e a circa l’11% delle spiagge premiate a livello mondiale.
Sono 16 le Bandiere Blu in più rispetto allo scorso anno.
In testa la Liguria, seconda la Puglia.
Ad assegnare le Bandiere Blu è la Foundation for Environmental Education (FEE), con una cerimonia di premiazione alla presenza dei sindaci interessati svoltasi a Roma questa mattina presso la sede del CNR, con intervento del ministro del Turismo, Daniela Santanchè.
Qui l’elenco di tutte le località premiate
È la 38esima edizione di questo appuntamento.
Nella fase di valutazione portata avanti dalla Commissione valutatrice, hanno dato il loro contributo diversi Enti Istituzionali tra i quali il Ministero del Turismo, il Ministero dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e foreste, l’Istituto Superiore di Sanità, gli Ordini dei Chimici e dei Fisici; università come quella della Tuscia-Laboratorio di Ecologia Marina; l’Università per Stranieri di Perugia, nonché organismi privati quali i sindacati balneari (SIB-Confcommercio – FIBA – Confesercenti).
L’iter procedurale, certificato secondo la norma UNI-EN ISO 9001:2015, ha guidato la valutazione delle candidature permettendo alla giuria nazionale, dopo l’approvazione della giuria internazionale, il raggiungimento del risultato finale.
Nel corso della manifestazione sono state premiate quelle località le cui acque di balneazione sono risultate eccellenti negli ultimi 4 anni, come stabilito dai risultati delle analisi che, nel corso di questo arco temporale, le ARPA (Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente) hanno effettuato nell’ambito del Programma Nazionale di monitoraggio, condotto dal Ministero della Salute.
I Comuni hanno potuto presentare direttamente tali risultati, in quanto c’è piena corrispondenza tra quanto richiesto dalla FEE e quanto effettuato dalle ARPA, in termini di numero di campionamenti e di indicatori microbiologici misurati.
I 32 criteri del Programma sono aggiornati periodicamente in modo tale da spingere le amministrazioni locali partecipanti ad impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di una attenta salvaguardia dell’ambiente.
Grande rilievo viene dato alla gestione del territorio messa in atto dalle Amministrazioni comunali. Sono diversi gli indicatori considerati, tra cui l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la percentuale di allacci fognari nel territorio; la gestione dei rifiuti; l’accessibilità; la sicurezza dei bagnanti; la cura dell’arredo urbano e delle spiagge; la mobilità sostenibile; l’educazione ambientale; la valorizzazione delle aree naturalistiche; le iniziative promosse dalle Amministrazioni per una migliore vivibilità nel periodo estivo.
Inoltre, l’azione di sensibilizzazione intrapresa affinché i Comuni portino avanti un processo di certificazione delle loro attività istituzionali e delle strutture turistiche che insistono sul loro territorio. Soddisfazione viene espressa da Claudio Mazza, presidente della Fondazione Fee Italia: “Anche quest’anno registriamo un notevole incremento dei Comuni che hanno ottenuto il riconoscimento della Bandiera Blu, ben 226 con 17 nuovi ingressi. Una progressione che cresce di anno in anno: basti pensare che nel 1987 – primo anno dell’assegnazione del riconoscimento – i Comuni Bandiera Blu in Italia sono 37, nel 1997 arrivano a 48, nel 2007 a 97, nel 2017 diventano 164, fino ad arrivare a oggi, con sempre più località che si avvicinano al percorso facendo una chiara scelta di campo per la sostenibilità”.
I Comuni Bandiere Blu rappresentano circa un quarto di tutte le spiagge italiane, e quindi “parliamo di eccellenze del turismo nazionale che possono contare su una strategia articolata e su una visione che non tralascia alcun elemento presente sul territorio. Bandiera Blu – aggiunge Mazza – è ormai riconosciuto come uno strumento di straordinario impatto non solo territoriale ma anche sociale, in cui ciascuno è chiamato a fare la propria parte e a mettersi a servizio della comunità nell’ottica di uno sviluppo sostenibile e inclusivo del territorio”.
Guardando i risultati ottenuti in questa edizione, si nota, come detto, un trend di crescita delle località Bandiera Blu rispetto al precedente anno. Ci sono 16 Comuni Bandiere Blu in più rispetto ai 210 dello scorso anno: 17, come detto, sono i nuovi ingressi, 1 il Comune non confermato. Nel dettaglio per regioni, la Liguria segna 2 nuovi ingressi e raggiunge quota 34 località, la Puglia sale a 22 riconoscimenti con 4 nuovi Comuni. Seguono con 19 Bandiere la Campania e la Toscana, entrambe con un nuovo ingresso; la Calabria con due nuove Bandiere Blu.
Le Marche salgono a 18, con un nuovo ingresso. La Sardegna conferma le sue 15 località, l’Abruzzo resta a 14, la Sicilia a 11, il Lazio a 10. Rimangono invariate anche le 10 bandiere del Trentino Alto Adige. L’Emilia Romagna vede premiate 9 località con un’uscita e un nuovo ingresso; sono riconfermate le 9 Bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località; si registrano 2 nuovi ingressi in Piemonte che così ottiene 5 Bandiere; il Friuli Venezia Giulia conferma le 2 dell’anno precedente. La Lombardia sale a 3 Comuni Bandiera Blu, con due nuovi ingressi, il Molise conquista 2 Bandiere con un nuovo Comune.
I criteri, imperativi e guida, per l’assegnazione della Bandiera Blu sono l’assoluta validità delle acque di balneazione secondo regole più restrittive di quelle previste dalla normativa nazionale sulla balneazione (quindi solo quelle classificate come “eccellenti” negli ultimi quattro anni); regolari campionamenti delle acque effettuati nel corso della stagione estiva.
Tali criteri sono imperativi e solo se rispettati si può accedere alle successive valutazioni che prevedono l’efficienza della depurazione delle acque reflue e della rete fognaria allacciata almeno all’80% su tutto il territorio comunale; raccolta differenziata, corretta gestione dei rifiuti pericolosi; vaste aree pedonali, piste ciclabili, arredo urbano curato, aree verdi; spiagge dotate di tutti i servizi e di personale addetto al salvamento, accessibilità per tutti (abbattimento delle barriere architettoniche); ampio spazio dedicato ai corsi d’educazione ambientale, rivolti in particolare alle scuole e ai giovani, ai turisti e residenti; diffusione dell’informazione su Bandiera Blu, pubblicazione dei dati sulle acque di balneazione; strutture alberghiere, servizi d’utilità pubblica sanitaria, informazioni turistiche, segnaletica aggiornata; certificazione ambientale e/o delle procedure delle attività istituzionali e delle strutture turistiche presenti sul territorio comunale; presenza d’attività di pesca ben inserita nel contesto della località marina.
la Redazione
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