Dal 6 al 9 giugno 2024 si voterà per il Parlamento Europeo
Le prossime elezioni per eleggere i 705 membri del Parlamento europeo si terranno tra il 6 e il 9 giugno 2024.
Le date sono state provvisoriamente scelte dagli ambasciatori dei 27 Stati membri dell’UE e saranno rese ufficiali la prossima settimana, quando i ministri firmeranno la decisione.
Le elezioni si svolgono ogni cinque anni, nell’arco di quattro giorni, e sono considerate il voto transnazionale più grande al mondo: oltre 400 milioni di aventi diritto di diverse nazionalità sono chiamati, nello stesso momento, a scegliere i loro rappresentanti politici al Parlamento europeo.
Il rinnovo dei legislatori innesca anche cambiamenti ai vertici della Commissione europea e del Consiglio europeo, il che significa che i posti attualmente ricoperti da Ursula von der Leyen e Charles Michel saranno in palio.
Von der Leyen deve ancora confermare se intenda candidarsi per un secondo mandato quinquennale alla presidenza della Commissione europea, mentre a Michel è per legge precluso continuare a guidare il Consiglio europeo poiché la carica è limitata a due mandati consecutivi di 2,5 anni ciascuno.
Le date per la tornata del 2024, dal 6 al 9 giugno, sono state scelte di default poiché nessun’altra opzione ha raccolto la necessaria unanimità tra i Ventisette.
Il Portogallo aveva precedentemente sollevato preoccupazioni sulla data perché la sua festa nazionale si celebra il 10 giugno e la coincidenza potrebbe far abbassare l’affluenza alle urne.
Le precedenti elezioni, tenutesi a maggio 2019, hanno registrato un’affluenza generale del 50,66%, in aumento di otto punti rispetto al voto del 2014.
E proprio per invitare fin da ora le persone ad andare a votare, la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, in risposta alla notizia della scelta delle date, ha pubblicato un video sul suo account Twitter, incoraggiando gli elettori a registrarsi e a “partecipare al più grande esercizio democratico in Europa”.
“L’Unione europea non è perfetta. È in continua evoluzione. Il mondo sta cambiando e noi dobbiamo cambiare con lei”, afferma Metsola nel video di un minuto. “Abbiamo bisogno di riforme. Non possiamo avere paura del cambiamento. Dobbiamo abbracciarlo”, aggiunge.
Una prima proiezione di Europe Elects suggerisce che il Partito popolare europeo (PPE) di centrodestra perderà quasi 20 seggi, anche se rimarrà il gruppo più numeroso nell’emiciclo con 163 eurodeputati, seguito dal gruppo dei Socialisti e Democratici (S&D), con 141 membri.
L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, la crisi del costo della vita, l’approvvigionamento energetico, il cambiamento climatico e la migrazione saranno i protagonisti della prossima campagna.
Sul dibattito dovrebbe incombere anche lo scandalo di corruzione che ha scosso il Parlamento europeo, denominato Qatargate, anche se il suo impatto sugli elettori sarà difficile da quantificare dato che l’attenzione dei media sul caso è notevolmente diminuita negli ultimi mesi.
Piero Vernigo
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