Boom di psicofarmaci tra gli adolescenti, per scopi ricreativi
Un fenomeno in espansione tra gli adolescenti è l’uso di psicofarmaci senza prescrizione medica.
Acquistati attraverso la rete, procurati ovunque per essere utilizzarti nelle serate con gli amici, per uso ricreativo e associati ad altre sostanze come tabacco, energy drink, benzodiazepine e stupefacenti, con lo sviluppo di comportamenti pericolosi.
Ritenuti per molti un ancora di rassicurazione e il loro utilizzo finalizzato alla sregolatezza e a un momento di evasione.
Determinati psicofarmaci rappresentano per molti adolescenti una rassicurazione per poter aumentare le performance scolastiche, per migliorare l’aspetto fisico, combinati a farmaci dietetici, o per potenziare i livelli di autostima, pertanto molti giovani sono sempre più spinti ad assumerli senza considerare il rischio per la salute.
Il preoccupante fenomeno sta dilagando tra gli adolescenti a partire dai 13-14 anni e in crescita costante, nell’ultimo quinquennio in particolare in seguito alla pandemia.
Gli stessi non avendo la piena consapevolezza di sé in piena crescita e sviluppo emotivo, psicologico e corporeo, necessitano di punti di riferimento costanti e affidabili.
Qualora ci siano intoppi o traumi, che scatenano ansia, angoscia e preoccupazione è importante affrontare il disagio soprattutto mediante un supporto, poiché le problematiche irrisolte, possono condurre a pericolosi fai da te ricorrendo ad ansiolitici.
Risaputo che gli psicofarmaci insieme a un percorso terapeutico globale sono fondamentali per curare le malattie mentali anche nei giovani, ma se invece questi farmaci sono usati con modalità non corrette possono avere ripercussioni negative sulla salute del giovane.
L’allarme degli psichiatri della Sinpf, Società Italiana di Neuro –Psico-Farmacologia, che ha fornito una serie di consigli attraverso un vademecum, sottolineando l’importanza dei psicofarmaci insieme ad un percorso terapeutico fondamentale per curare malattie mentali, pertanto l’uso di questi farmaci con modalità non corrette possono altresì avere ripercussioni del tutto negative.
Da qui la necessità e priorità di avviare campagne di sensibilizzazione ed informazione di azioni educazionali mediante il coinvolgimento delle Istituzioni, dalla scuola alla famiglia.
Dolores Di Mambro
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