Challenge: sfide social un pericolo tra i giovani
Negli ultimi anni il fenomeno challenge, ovvero sfida o competizioni virali ha popolato il mondo virtuale dei social network diffondendosi in modo rapido tra le nuove generazioni.
Sifide nate con l’intento di mettere in gioco adolescenti in maniera semplice, creativa e divertente, sollecitando attraverso la diffusione di video e post, per diventare virali e raggiungere un gran numero di partecipanti.
Ciò che rende la challenge di facile diffusione è proprio l’originalità, l’autenticità facendo leva sull’aspetto imitativo d’ interesse e curiosità fino a lanciarsi nelle sfide proposte.
A volte possono sembrare sfide innocue di balletti, karaoke e prove di abilità, mentre in altri casi i giochi sono sfide folli in situazioni estreme, come salti su auto in corsa, distendersi su binari, selfie in situazioni critiche, mettendo a rischio la propria vita e quella altrui, con l’unico intento di prendere più like o follower possibili.
Attualmente le challenge hanno preso una connotazione del tutto negativa e per chi entra in contatto con questa triste realtà i danni oltre ad essere fisici sono anche psicologici, pertanto occorre non sottovalutare gli aspetti negativi che possono portare e in casi peggiori anche alla morte.
Ci sono molti esempi di challenge che hanno spopolato mettendo a rischio la vita di adolescenti e giovanissimi, tra le sfide che nascono sui social e tra le più pericolose e divenute virali sui social ricordiamo la planking challenge ,Blackout, Balconing, Knock, Fire, boat jumping challenge, spesso legate a falsi profili per questo non facile da riconoscere.
Si arriva a risvolti tragici e per quanto si faccia fatica a comprendere queste sfide, tanti adolescenti si trovano invischiati in challenge pericolose di questo genere, perché invitati da amici o sconosciuti, spinti a partecipare sfidando i propri limiti attratti dalla trasgressione tipica di questa età.
Le vittime di queste sfide subdole sono spesso i soggetti più fragili, poiché facilmente condizionabili, i quali si trovano adescati e coinvolti i una spirale autodistruttiva.
Tra le svariate motivazioni che spingono gli adolescenti a finire nella trappola challenge è dovuto dal bisogno di sentirsi parte di un gruppo o per il desiderio di attirare l’attenzione, atti di coraggio per diventare protagonisti di esperienze adrenaliniche.
Questo fenomeno rappresenta una triste evoluzione che prolifera sempre sul web, nascondendo insidie e pericoli da non sottovalutare assolutamente.
Occorre sensibilizzare i genitori sui rischi delle challenge online, soprattutto per i più piccoli che non sono ancora in grado di distinguere tra realtà e fantasia.
Necessario supportare gli adolescenti nel riconoscimento e gestione delle proprie emozioni e nello sviluppo di autonomia , responsabilità e senso etico rammentando che le challenge come i social sono armi a doppio taglio poiché possono nuocere o lenire , distruggere o creare e tutto dipende dall’uso responsabile che si fa.
Dolores Di Mambro
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