Il fatturato dell’industria a maggio cresce di 1,5%
A maggio l’Istat stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, aumenti dell’1,5% in termini congiunturali, registrando una dinamica positiva su entrambi i mercati (+2% su quello interno e +0,6% su quello estero).
Nel trimestre marzo-maggio 2023 l’indice complessivo è diminuito dello 0,9% rispetto al trimestre precedente (-1,0% sul mercato interno e -0,8% su quello estero).
Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a maggio gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento congiunturale per i beni di consumo (+2,3%) e per i beni strumentali (+4%), mentre si registra una lieve diminuzione per i beni intermedi (-0,6%) e per l’energia (-0,8%).
Corretto per gli effetti di calendario il fatturato totale scende in termini tendenziali dello 0,5%, con flessioni della stessa intensità su entrambi i mercati (-0,6%). I giorni lavorativi sono stati 22 come a maggio 2022.
Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si registrano incrementi tendenziali per i beni strumentali (+11,5%) e per i beni di consumo (+8,4%), mentre risultano in calo l’energia (-5,0%) e i beni intermedi (-13,1%).
Con riferimento al comparto manufatturiero, i settori che mostrano gli incrementi tendenziali più consistenti sono i mezzi di trasporto (+28,4%) e la farmaceutica (+13,0%), mentre le maggiori flessioni si riscontrano nella chimica (-19,4%) e nella metallurgia (-15,8%).
A maggio l’Istat stima poi che l’indice destagionalizzato in volume, relativo al settore manifatturiero, aumenti del 2,4% in termini congiunturali.
Nel trimestre marzo-maggio 2023 si registra una diminuzione dello 0,7% rispetto ai tre mesi precedenti.
Corretto per gli effetti di calendario, a maggio il volume del fatturato del comparto manifatturiero diminuisce in termini tendenziali dello 0,7% (+0,2% in valore).
Dopo due cali consecutivi, a maggio 2023 il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, torna a crescere su base mensile, grazie ad una espansione delle vendite sia sul mercato interno sia, in misura inferiore, su quello estero.
Considerando gli ultimi tre mesi, la dinamica permane negativa (-0,9% rispetto ai tre mesi precedenti). In termini tendenziali, al netto degli effetti di calendario, l’indice generale è in leggera diminuzione (-0,5%).
Con riferimento ai principali raggruppamenti d’industrie, si registra una crescita dei beni strumentali e dei beni di consumo a cui si contrappone una flessione per i beni intermedi e l’energia.
Per la sola manifattura, l’indicatore corretto per i giorni lavorativi registra a maggio un lieve aumento tendenziale in valore (+0,2%) e una più accentuata flessione in termini di volume (-0,7%).
Piero Vernigo
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