Dal Niger atterrati a Ciampino i primi italiani
Un primo volo con a bordo cittadini italiani residenti in Niger è atterrato a Roma.
Ad accogliere i connazionali evacuati è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Allo stesso modo, il primo dei tre aerei inviati dalla Francia per evacuare i primi cittadini dal Niger è atterrato a Parigi.
Allo stesso modo di quanto fatto da Italia e Spagna, il governo transalpino ha invitato infatti gli abitanti di nazionalità francese presenti sul territorio della nazione africana a fuggire al più presto, per evitare di rimanere bloccate dopo il colpo di Stato della scorsa settimana.
I militari che hanno spodestato il presidente e preso il potere hanno ottenuto l’appoggio di tre nazioni dell’Africa occidentale, governate anch’esse da uomini dei rispettivi eserciti.
In particolare il Mali e il Burkina Faso hanno avvertito che ogni azione militare contro il Niger equivarrebbe ad “una dichiarazione di guerra” nei loro confronti, lasciando temere come la situazione nell’intera macro-regione possa diventare esplosiva.
La situazione nella capitale Niamey rimane tesa, con diverse manifestazioni che sono state organizzate contro l’ex potenza coloniale francese, accusata di riflettere su un possibile intervento militare per ripristinare l’ordine costituito.
Una ricostruzione che è stata tuttavia negata con forza da Parigi.
Resta invece concreta la possibilità di un intervento della Comunità degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas), che ha dato una settimana di tempo ai militari per tornare sui loro passi e lasciare che il presidente destituito Mohamed Bazoum riprenda il proprio posto.
Quest’ultimo ha intanto chiesto aiuto alla comunità internazionale.
Il primo ministro nigerino Ouhoumoudou Mahamadou, ha tuttavia manifestato ottimismo: “È una situazione che può essere risolta prima che l’Ecowas intervenga militarmente. Su questo sono positivo. Innanzitutto perché abbiamo un presidente che è certamente in ostaggio, ma di buon umore e pronto ad affrontare la situazione. Ma anche i golpisti si dice siano patrioti”.
Il presidente del Ciad ha tentato una mediazione nella giornata di lunedì, incontrando sia Bazoum, sia il generale Abdourahmane Tchiani, il capo delle guardie presidenziali che, da venerdì 28 luglio si è autoproclamato nuovo presidente del Niger.
Riccardo Dinoves
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