Il pietoso lamento dell’on pd Piero Fassino
Ha fatto tanto discutere il gesto di Piero Fassino che ha sventolato il cedolino del suo stipendio nell’aula di Montecitorio sostenendo che non è così alto come si racconta in giro, il suo gesto è stato colto al balzo da quanti fanno fatica ad arrivare in fondo al mese e da quanti praticano l’hobby della caricatura.
Piero Fassino, Avigliana TO 7 ottobre 1949, è stato eletto deputato per la prima volta il 28 marzo 1994 nella XII Legislatura, torna poi in Parlamento nella XIII, XIV, XV, XVI, XVIII e XIX Legislatura.
È sposato con Anna Maria Serafini, Piancastagnaio SI 1953, deputata nella X, XI, XII e XIII Legislatura mentre al Senato è presente nella XV e XVI Legislatura.
Assommando i due introiti in fondo al mese dovrebbero arrivarci senza eccessive difficoltà.
Forse per l’esponente del Pd Piero Fassino il suo e quelli degli altri deputati della Camera non sono “stipendi d’oro”, come ha detto intervenendo alla Camera.
Ma se si guarda al resto dell’Unione europea, l’ex ministro potrebbe rinfrancarsi nello scoprire che i parlamentari italiani sono quelli che percepiscono la paga più alta tra i pari grado dell’Ue. Considerato il lordo, incassano poco meno dei tedeschi, a livello assoluto i meglio retribuiti.
Ma se si mettono nel conto gli altri rimborsi, e se soprattutto si confrontano gli stipendi dei parlamentari con quelli medi dei cittadini nei singoli Paesi del blocco, nessuno guadagna come i nostri deputati e senatori.
In Italia, ogni membro della Camera riceve una indennità lorda di 10.435 euro. A questi vanno aggiunti 3.503,11 euro mensili per la diaria di soggiorno a Roma,
Diaria che percepisce anche chi risiede nella capitale o nei paraggi.
3.690 euro mensili per il rimborso delle spese per l’esercizio del mandato, e le agevolazioni per i trasporti (è garantita la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima e aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale, ovvero non pagano da nessuna parte) e per le bollette telefoniche.
In Germania dal 1° luglio 2023 la retribuzione mensile percepita dai membri del Bundestag, la Camera Bassa tedesca, è fissata in 10.591,70 euro lordi, leggermente più alta rispetto a quello dei membri della nostra Camera.
I deputati, però, non ricevono pagamenti annuali aggiuntivi come i bonus per gli acquisti tecnologici che incassano i nostri parlamentari.
In compenso, possono contare su una diaria di 4.725,48 euro al mese, che copre sia le spese di soggiorno e quelle per l’esercizio del mandato.
Circa 2.500 euro in meno di quanto spetta agli inquilini di Montecitorio.
In Francia, lo stipendio dei membri dell’Assemblea nazionale è di 7.605,70 euro mensili lordi, quasi 3mila euro in meno rispetto ai colleghi tedeschi e italiani.
In aggiunta, ricevono un massimo di 1.579 per spese d’ufficio e di comunicazione (come le bollette del telefono) e un massimo di 1.200 euro per le spese di soggiorno a Parigi.
Anche usando tutte la diaria concessa, il confronto con i nostri deputati è a favore dei secondi.
In Olanda i deputati riscuotono 8.889,89 euro lordi al mese, a cui aggiungere bonus di fine anno per un totale lordo di 10mila euro mensili.
La diaria aggiuntiva si ferma a 3mila euro al mese, a cui aggiungere circa 400 euro per spese di trasporto.
Restando in zona, nel Paese con il più alto Pil pro capite del mondo, ossia il Lussemburgo, i deputati percepiscono 7.500 euro mensili di stipendio (ma da buoni lussemburghesi la metà è esentasse).
Nei piani alti della classifica dei deputati meglio pagati troviamo poi l’Irlanda (circa 9mila euro mensili), seguita da Austria (8.755,80 euro al mese), Belgio (8.472,16), Danimarca (8.031), Finlandia (7.993) e Svezia (6.233).
Bene anche la Grecia, con 5.135 euro mensili.
Colpisce, in questa graduatoria, il caso spagnolo: i membri della Camera dei deputati di Madrid percepiscono appena 3.126,89 euro al mese (lordi). A questo stipendio va aggiunto un rimborso mensile per le spese di alloggio di 2.008,61 euro (per chi vive fuori Madrid) e una carta di credito con un tetto di 3000 euro (ma all’anno) per le spese di taxi.
In fondo alla classifica, troviamo la Romania, con circa 1.200 euro di stipendio base al mese per i suoi parlamentari.
Per capire, però, il reale peso delle retribuzioni dei deputati in giro per l’Ue, bisogna fare riferimento al contesto economico di ogni Stato membro.
Un parametro di confronto può essere quello degli stipendi mesi mensili.
Prendendo i dati dell’Eurostat in merito, relativi al 2021, scopriamo così che Fassino e i suoi colleghi guadagnano (considerando solo lo stipendio lordo base) quattro volte la retribuzione media italiana (circa 2.500 euro al mese).
In Germania, il rapporto è 3 a 1, come nei Paesi Bassi. In Francia, Belgio e Finlandia di 2 a 1. Altrove, la differenza tra parlamentari e comuni cittadini è ancora meno marcata: in Lussemburgo e Romania stipendi di deputati e paghe medie quasi equivalgono.
A Malta, le retribuzioni medie dei suoi cittadini sono più alte di quelle dei parlamentari.
Piero Vernigo
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