La corsa della Cina è giunta al capolinea?
Sono numerosi i segnali di rallentamento o di brusche frenate dell’economia cinese. Ogni giorno trapelano notizie che lasciano ipotizzare una crisi di notevoli dimensioni.
I numeri eclatanti degli anni passati oramai sono solo un lontano ricordo.
E se la crescita esponenziale della Cina fosse arrivata al capolinea?
A insinuare il sospetto è un’analisi del Wall Street Journal che prende in esame il modello economici del gigante asiatico che, dice, “si è rotto”.
“Per decenni, la Cina ha alimentato la propria economia investendo in fabbriche, grattacieli e strade. Questo modello ha dato il via a uno straordinario periodo di crescita che l’ha fatta uscire dalla povertà e l’ha trasformata in un gigante globale le cui esportazioni hanno fatto il giro del mondo” si legge sul Wall Street Journal.
“Quello che ha funzionato quando la Cina stava giocando a recuperare terreno ha meno senso ora che il Paese sta annegando nel debito e sta esaurendo le cose da costruire. Gli economisti ritengono che la Cina stia entrando in un’era di crescita molto più lenta. Più che di un periodo di debolezza economica, potrebbe trattarsi del tramonto di una lunga era”.
“Alcuni economisti – conclude – temono che il prolungato rallentamento possa trasformarsi in una stagnazione simile a quella sperimentata dal Giappone dagli anni 1990, quando lo scoppio della bolla immobiliare ha portato ad anni di deflazione e crescita limitata”, conclude il quotidiano newyorkese.
Riccardo Dinoves
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