Tatuaggio ieri e oggi tra trasgressione e appartenenza
L’arte di incidere permanentemente il corpo è molto antica, già nella preistoria il tatuaggio rappresentava una sorta di carta d’identità dei popoli con funzioni sacre e magiche, con figure e simboli che richiamavano alla propria nazionalità.
Impiegato presso moltissime culture sia antiche che contemporanee, accompagnando l’uomo per molto tempo della sua esistenza dal paleolitico ad oggi, il tatoo ha assunto forme e significati differenti.
Ago, ronzio, dolore, inchiostro nella pelle uno spazio esistenziale utilizzato da molti per approcciarsi alla realtà o alla fantasia, per la voglia d imprimere sulla pelle un momento particolare della vita o per il desiderio di condividere un’immagine o una citazione, rappresentando una forma di moda con valenza estetica.
Tatuarsi è una moda diffusa nella società occidentale e all’ordine del giorno, infatti molte persone decidono di tatuarsi indipendentemente dal sesso, età e professione.
I giovani in genere si tatuano per emulare i loro cantanti o giocatori preferiti.
Per molti anni sono stati considerati un tabù e qualcosa da nascondere, oggi rappresentano un marchio di appartenenza.
Ad aver contribuito alla diffusione di una certa idea sui tatuaggi sono stati gli scritti di Cesare Lombroso uno dei pionieri degli studi sulla criminalità, infatti Lombroso affermava che a tatuarsi erano per lo più le persone criminali e violente, simbolo di ribellione e di degenerazione morale.
Attualmente l’idea generale nei confronti dei tatuaggi è decisamente cambiata in positivo, poiché rappresentano una semplice forma d’arte privi di connotazione negativa.
Il marchio sulla pelle è in stretta connessione con un senso identitario che viene costruito all’interno del proprio contesto sociale così che il tatuarsi rappresenta anche un rito per definire un ‘identità soggettiva al fine di incidere qualcosa di indelebile.
Non una trasgressione allora nè qualcosa che devia dalla normalità, bensì l’esatto contrario, conformarsi all’altro per rendersi simili.
Proprio per questo bisogno di omologazione adolescenziale molti medici hanno messo in atto determinate strategie preventive in modo da poter mettere in guardia i giovani verso determinate pratiche di incisione dei tatoo poco sicure e d informarli sui possibili rischi che potrebbero comportare.
A tal proposito l’Unione Europea dal 4 gennaio 2023 ha imposto delle misure severe in merito ai tatuaggi, per l’uso di miscele e inchiostri sicuri e non dannosi per la salute come avveniva in passato.
Questa moda sociale che consciamente o inconsciamente modifica il proprio corpo attraverso il tatuaggio ovvero simbolo visibile che rivendica la propria personalità e unicità necessita di ponderare e razionalizzare una scelta che comporta implicazioni permanenti a lungo termine.
Dolores Di Mambro
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