Lo spot che non colpevolizza, ma responsabilizza
Uno spot pubblicitario che ha smosso dubbi e creato polemiche, fa discutere ma è una realtà quotidiana di due genitori separati che cercano ad ogni modo di dare le giuste attenzioni alla loro bambina.
Il marchio Esselunga non stigmatizza, non condanna, non biasima e quale fosse la vera intenzione dello spot non lo sapremo mai e nonostante abbia suscitato una bufera, ma in maniera del tutto naturale la bimba di nome Emma fa comprendere come mediante un frutto “una pesca” mostri il desidero di vedere i genitori riuniti facendosi carico di ricostruire un rapporto tra gli adulti.
Un cortometraggio nel quale Emma con un gesto messo in atto con totale semplicità e allo stesso tempo con fantasia e delicatezza, tocca le corde emotive del papà e commuove decisamente il pubblico.
Emerge un chiaro desiderio di vedere i genitori riuniti e questa l’unica verità di cui occorre prendere coscienza.
Lo spot ha ribaltato decenni di narrazione sulle famiglie idilliache nelle quali regnava l’armonia familiare ma senza voler biasimare o, addirittura, colpevolizzare i genitori separati.
Il messaggio forte è chiaro che ci sia nella bambina un mondo interiore, lo stesso che vivono i figli di genitori che non si amano e che restano uniti mancandosi di rispetto coinvolgendo aggressioni fisiche e verbali di disistima per i piccoli.
Nonostante la separazione rappresenti un momento di rottura di fronte al quale è normale che i bambini provino emozioni ed esprimano pensieri e difficoltà che vanno accolti e ascoltati.
In maniera diretta o indiretta ogni separazione trascina con sé dispiacere nella vita di un figlio e non è del tutto facile dover imparare a riadattarsi ad una vita nella quale i genitori si separano.
Tuttavia mantenendo alta l’alleanza genitoriale basandosi su un lavoro di squadra, responsabilizzando gli adulti al fine di trasmettere ai propri figli che alcuni dolori possono essere superati, ed elaborati.
La piccola Emma rappresenta semplicemente una sollecitazione a dare voce alla dimensione dei bambini con la medesima aspirazione di credere ad un amore familiare duraturo.
Al contempo lo spot non rappresenta un messaggio contro il divorzio nè colpevolizza, nè condanna, nè stigmatizza i genitori separati, ma pone una netta comprensione della libertà genitoriale degli adulti e delle conseguenze sule vite di coloro che ne dipendono.
Appare evidente il compito educativo dell’adulto di percepire la separazione come occasione di costruzione di una nuova genitorialità consapevole e responsabile, risvegliando le coscienze sul ruolo fondamentale e privilegiato che hanno, quali persone insostituibili e di fiducia per i propri figli.
Dolores Di Mambro
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