Il Ponte sullo Stretto si può realizzare anche con i privati
Periodicamente torna di moda il dossier Ponte sullo Stretto di Messina e con il Governo Meloni pare che dalle promesse si debba passare alla realizzazione.
Il Ponte di Messina è un’opera che potrebbe portare vantaggi all’economia siciliana e ad una parte del Mezzogiorno.
Per tale realizzazioni si potrebbe tranquillamente fare a meno del finanziamento pubblico, potrebbe essere sufficiente ricorrere al mercato per attingere risorse e realizzarlo meglio e con un certo anticipo.
La soluzione può essere cercata nel far coabitare sotto lo stesso intento il progetto di costruzione e la concessione dell’esercizio per un tempo adeguato, orientativamente tra i 25 ed i30 anni, e lasciare poi che l’impresa aggiudicataria proceda a costruire il ponte e a gestirlo una volta realizzato.
La contropartita per l’investitore deve essere un adeguato piano tariffario che garantisca la remunerazione del progetto attraverso i pedaggi per veicoli e treni.
Qualora il governo ritiene le tariffe troppo alte per speciali categorie di utenti, può intervenire con appositi sussidi.
Ciò che conta maggiormente è che il governo rimuova la maggior parte degli ostacoli ed i numerosi lacci burocratici per invogliare un numero maggiore di investitori acché ritengano il Ponte sullo Stretto un investimento produttivo per l’azienda e per la collettività.
Anselmo Faidit
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