Michele Liparesi e Sara Vasini al Cassero di Montevarchi
Con l’obiettivo di favorire i talenti emergenti ed incentivare nuove opportunità di crescita culturale e professionale, il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento – Museo Civico di Montevarchi, propone la mostra 1personalex2 di Michele Liparesi e Sara Vasini.
Curata da Federica Tiribelli, direttrice del Museo, l’esposizione presenta due personalità artistiche e due differenti linguaggi che si confrontano e dialogano con la collezione permanente.
Il colloquio diretto con la scultura otto-novecentesca, infatti, sollecita negli artisti suggestioni nuove e intense.
L’evento fa parte di un ciclo di mostre, avviato nel 2012, che ha l’obiettivo di compiere una ricognizione e un’indagine critica sulla plastica contemporanea sondandone i materiali, le problematiche, i linguaggi e le poetiche.
Michele Liparesi, bolognese, classe 1986, si dedica alla lavorazione e alla sperimentazione di tecniche e materiali sia tradizionali che moderni, come resine, oggetti tecnologici e metalli riciclati e di scarto.
La sua ricerca indaga la relazione tra l’ambiente, il tempo e l’essere umano e propone un rapporto emotivo e profondo tra l’opera ed il suo fruitore.
Le sculture animalier – gorilla, coccodrilli, impala, scimmie – evocano luoghi selvaggi e lontani e invitano a riflettere sul legame che l’uomo ha instaurato con il mondo animale.
Misterioso e al contempo straniante è il dialogo tra le sculture della collezione permanente e gli animali in rete metallica dell’artista che si arrampicano sulle mensole, tentano di mimetizzarsi tra i gessi, presidiano imponenti le sale.
Con le figure della serie Bestiary, che diventano parte integrante del luogo in cui sono ospitate, Liparesi gioca sul contrasto tra la leggerezza della trama metallica e la forza della plasticità impressa con il modellato, sulla dialettica di pieni e di vuoti, sull’atmosfera che si sostituisce alla materia.
Essenziale è la ricerca sugli effetti di luce, di ombra e di colore sulle figure, sulle percezioni visive ed emotive che lo spazio genera sulla scultura e che la scultura determina sullo spazio.
Sara Vasini, nata a Cesena nel 1986, sperimenta tecniche legate alla tradizione musiva, calligrafica, pittorica e plastica.
L’installazione site-specific Voglio una pelle splendida, composta da oltre mille ditali da cucito contenenti gesso, è una riflessione anatomica ispirata alla gipsoteca del Museo.
Nei ditali, oggetti già fatti, l’artista intende custodire la pelle delle sculture, una pelle intesa come delicata superficie su cui affiora l’interiorità dell’essere umano.
Come le chiese bizantine dai sobri esterni sono contenitori di preziosi e vibranti mosaici, così i ditali, semplici,rigorosi e rassicuranti accolgono il gesso, materiale che più di ogni altro porta con sè l’impronta della creatività dello scultore e che per Vasini simboleggia l’anima, elemento invisibile, immateriale e unificante situato nel nucleo profondo dell’individuo.
L’installazione diffusa nelle sale espositive è intimamente custodita in teche e campane di vetro, veri propri scrigni a loro volta gelosamente protetti dai busti, dai ritratti e dalle figurine in terracotta, bronzo, marmo e gesso della collezione permanente.
L’artista medita e induce l’osservatore a compiere una riflessione sul dualismo perfezione-imperfezione: la forma regolare dei ditali da cucito delle nostre nonne e la purezza del gesso bianco e levigato possono essere corrotte da ammaccature, ossidazioni, macchie, ma proprio in queste imperfezioni abita l’autentica e vera bellezza della pelle splendida di ciascuno di noi.
L’evento espositivo sarà anche l’occasione per riflettere e confrontarsi sui diversi linguaggi del contemporaneo: le opere dei due artisti sono infatti state fotografate da Lorenzo Tani dell’Associazione Fotoamatori Mochi che, con uno sguardo curioso e sensibile, ha raccontato la poetica dei due scultori.
Le immagini andranno a fare parte del catalogo edito da Aska Edizioni, che verrà presentato al pubblico il 20 gennaio alle ore 17,00 alla presenza degli artisti, e nell’occasione saranno anche esposte, in una mostra nella mostra, che proseguirà sino alla conclusione di 1personalex2.
La mostra è visitabile fino al 25 febbraio 2024, da giovedì a domenica: 10.00-13.00 e 15.00-18.00 al Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento di Montevarchi.
Roberto Cantini
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