Il 5% degli italiani con questo freddo spegne i termosifoni
La preoccupazione degli italiani per i crescenti costi delle bollette in vista dei mesi invernali più freddi anticipano perfino la scadenza di domani del regime tutelato del mercato del gas (mentre per la luce perdurerà fino al primo luglio).
Tanto che, nonostante le temperature risultino in calo già da qualche giorno lungo lo Stivale e il costo del gas sia sceso ai livelli del 2021, il 63% degli italiani è deciso ad abbassare il riscaldamento della propria casa per tutto il mese di gennaio, e il 5% è pronto a tenerlo completamente spento.
Un trend che potrebbe durare a lungo nell’anno appena iniziato, con il 29% degli intervistati che afferma che manterrà in casa temperature più basse del solito fino a febbraio inoltrato.
Lo rileva il nuovo sondaggio, visionato in anteprima da MF-Milano Finanza, sulle abitudini degli italiani commissionato da Aira, società svedese di tecnologie per il risparmio energetico.
Nello specifico gli italiani sono disposti, in media, a far scendere la temperatura nelle loro abitazioni fino a 16 C prima di accendere il riscaldamento e quasi la metà degli intervistati prevede che la temperatura in casa sarà la più fredda mai registrata.
Nonostante il 75% metta in conto di prendersi un raffreddore e il 72% di contrarre sintomi simil-influenzali.
La scelta di tenere spenti i termosifoni è dettata nel 41% dei casi da una maggiore attenzione all’emergenza climatica in atto e dal riconoscimento della necessità di decarbonizzare il riscaldamento residenziale, che è la terza fonte più grande di emissioni di Co2 in Europa.
Ma dominanti sono le apprensioni del 73% degli italiani sui prezzi elevati dell’energia e più in generale sul caro-vita.
Addirittura, gli italiani che invece non vogliono rinunciare al riscaldamento domestico sono pronti a spendere meno in cibo (24%), in abbigliamento (37%) e in attività di svago (31%).
Similmente il 6% degli italiani opterà per trascorrere più tempo in spazi pubblici riscaldati, come biblioteche e caffè, per stare al caldo senza toccare il termostato di casa quindi risparmiare, e il 2% si sta trasferendo dalla propria famiglia per risparmiare sui costi.
Le tecnologie per l’energia pulita possono rispondere alla duplice domanda dei cittadini, che vogliono contrastare i prezzi dell’energia in aumento e un’eccessiva dipendenza da combustibili fossili.
E gli italiani ne sembrano consapevoli: circa il 20% degli intervistati da Aira sta infatti considerando l’installazione di una pompa di calore nel 2024 per ottenere un riscaldamento efficiente e sostenibile.
Passare da una caldaia a gas a una pompa di calore “aiuterà le famiglie italiane a risparmiare il 40% sulle bollette e ridurrà le emissioni domestiche di almeno il 75%, senza richiedere alcun cambiamento nello stile di vita”.
Lo ha sottolineato Martin Lewerth, ceo di Aira Group, aggiungendo che, proprio poiché “crediamo che la soluzione sia l’elettrificazione del riscaldamento residenziale, vogliamo rendere le pompe di calore accessibili e convenienti per tutti, offrendo un piano all-inclusive con una tariffa mensile conveniente”.
Salvarico Malleone
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