La moda al maschile di Pitti traina la ripresa del settore
Giunta a termine la manifestazione fieristica Pitti Uomo 105 tenutasi alla Fortezza da Basso di Firenze da martedì 9 gennaio a venerdì 12.
Non siamo ancora ai numeri preCovid però siamo siamo sulla strada giusta e ci stiamo avvicinando.
Molto soddisfatti i partecipanti sia gli espositori che i buyers che tornano a casa con i carnet pieni di appunti e con numeri importanti che lasciano aperte le finestre dell’ottimismo.
“Se il sistema della moda maschile doveva battere subito il colpo in questo avvio di 2024 ebbene da Pitti Uomo n. 105 sono arrivati messaggi davvero positivi: nei padiglioni, tra gli stand, in città, agli eventi speciali, qui a Firenze abbiamo registrato una diffusa, grande energia – frutto anche delle calde interazioni personali che si stabiliscono quando una comunità internazionale di interessi e cultura si ritrova in unità spaziale e temporale – e insieme, la volontà di tutti gli operatori di concentrarsi sui fattori ritenuti decisivi per il successo sui mercati. Mi riferisco alla qualità delle collezioni e all’impegno delle aziende nell’aggiungere a ogni stagione novità stilistiche e/o di materiali in sintonia con le nuove tendenze del consumo; alla capacità da parte dei migliori retailers e compratori di selezionare gli ordini secondo logiche curatoriali che si integrano – senza subordinarsi – con le necessità commerciali, dando così opportunità e visibilità alle sperimentazioni, alle nuove generazioni, alla ricerca moda. E penso anche ai media che qui trovano un appuntamento complesso e articolato su piani diversi – di cui restituiscono immagini e racconti sempre vividi e coinvolgenti. Da parte nostra, di noi organizzatori, il lavoro consiste nel mantenere vitale questo equilibrio dinamico, dentro e fuori la Fortezza da Basso, tra l’offerta espositiva e i progetti speciali – e poi nel proporre una piattaforma internazionale che legittimi ancor più la forza e il prestigio della moda italiana. Speriamo di esserci riusciti anche stavolta.
— Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine
Siamo a poche ore dalla conclusione del salone e i dati sull’affluenza finale sembrano dare ragione ai sentimenti sopra riportati: alle 12.00 di oggi i compratori esteri risultano in aumento rispetto al gennaio 2023 del 4% circa in termini di persone e di quasi il 6% in termini di punti vendita.
Il dato italiano è invece in leggero calo, circostanza ampiamente prevista considerati i rallentamenti del nostro mercato interno, registrati soprattutto negli ultimi tre o quattro mesi.
Queste percentuali ci fanno prevedere che il dato finale delle affluenze di soli buyers (escluse le altre categorie di visitatori) dovrebbe raggiungere le 13mila unità, con gli esteri intorno a quota 4.700.
I primi venti paesi in ordine di affluenza (persone) sono: Germania, Olanda, Regno Unito, Turchia, Spagna, Turchia, Francia, Giappone, Stati Uniti, Svizzera, Belgio, Austria, Grecia, Cina, Corea del Sud, Portogallo, Russia, Polonia, Canada, Danimarca.
Tutti i principali mercati esteri risultano in crescita – con performance a doppia cifra per Germania, Francia, Stati Uniti, Belgio – e da segnalare soprattutto il costante recupero dei principali mercati asiatici: Cina Continentale e Cina Hong Kong, Giappone, Corea del Sud, Taiwan, Singapore e altri emergenti.
Grande attenzione mediatica e apprezzamenti molto positivi sono arrivati per gli eventi speciali di questa edizione. Tra i tanti in programma, le sfilate dei Guest Designer Magliano e SS Daley, il designer showcase di Todd Snyder, il debutto assoluto di Achilles Ion Gabriel, la speciale installazione immersiva che ha celebrato Guess Jeans al Teatro del Maggio, il lancio della collaborazione di Tod’s e Automobili Lamborghini – assieme ai numerosi progetti speciali e partecipazioni internazionali in Fortezza, tra i quali NEUDEUTSCH curato da Julian Daynov che ha acceso i riflettori sulla nuova scena creativa dalla Germania, e l’installazione e il libro Velvet Mi Amor che Stefano e Corinna Chiassai hanno dedicato al velluto.
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