Alcune proposte per ridurre le morti sul posto di lavoro
Cosa fare per ridurre le morti sul lavoro, che in Italia sono del 40% più frequenti che nella media europea, e non solo perché contabilizziamo tra queste anche gli incidenti negli spostamenti da casa a lavoro?
Molti ritengono che si debbano inasprire le sanzioni, ma oggi le sanzioni sono già molto pesanti, in teoria.
Così la proposta di introdurre il reato di omicidio per il datore di lavoro in caso di incidenti mortali in aziende non in regola si colloca nel solco della tradizione italiana di mettersi la coscienza a posto prefigurando punizioni esemplari che non verranno applicate.
È lo stesso approccio seguito nella legge sul caporalato, che prevede la reclusione da uno a sei anni per il reato di intermediazione e sfruttamento di manodopera.
Non risulta che il caporalato sia stato scalfito da questa norma.
Si parla anche di estendere al settore privato le norme degli appalti pubblici per limitare il ricorso ai subappalti e la competizione basata unicamente sui prezzi.
Ma si dimentica che il nuovo codice degli appalti pubblici ha liberalizzato il subappalto a cascata e ha mantenuto un ruolo centrale ai prezzi nell’aggiudicazione delle gare.
In realtà ci sono quattro cose da fare se si vuole davvero ridurre il numero di incidenti sul lavoro.
Primo, aumentare il numero degli ispettori, ma solo se li mettiamo in condizione di essere più efficaci nei controlli, indirizzandoli verso le aziende dove è più facile riscontrare irregolarità.
Secondo, adottare un approccio preventivo ponendo come requisito per l’aggiudicazione delle gare d’appalto la regolarità contributiva non solo dell’azienda capofila, ma dell’intera filiera, come previsto dal Durc appalti proposto dall’Inps nel 2016 (e poi bloccato dalle associazioni di categoria).
Terzo, prevedere una maggiore digitalizzazione delle informazioni raccolte nei controlli ispettivi, premessa anche di un rating oggettivo delle imprese di cui tenere conto nell’aggiudicazione degli appalti.
Quarto, e ovviamente, intensificare la lotta al lavoro nero in quanto sommerso e infortuni sono fenomeni tra di loro fortemente intrecciati.
Niccolò Rejetti
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