A gennaio diminuisce il debito pubblico
Banca d’Italia ha diffuso la pubblicazione statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”.
Con questa pubblicazione vengono diffusi i dati di gennaio 2024 relativi al debito e al fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche e alle entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato.
Di seguito una breve sintesi dei messaggi principali.
A gennaio il debito delle Amministrazioni pubbliche è risultato pari a 2.848,7 miliardi.
La diminuzione (14,1 miliardi) rispetto al valore di dicembre 2023 riflette il calo delle disponibilità liquide del Tesoro (15,7 miliardi, a 34,2) e l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio che hanno complessivamente ridotto il debito di 1,3 miliardi, parzialmente compensati dal fabbisogno (2,9 miliardi).
Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito consolidato delle Amministrazioni centrali è diminuito di 13,6 miliardi, quello delle Amministrazioni locali di 0,4 miliardi e quello degli Enti di previdenza di circa 0,1.
La vita media residua è risultata pari a 7,9 anni.
La quota del debito delle Amministrazioni pubbliche detenuta dalla Banca d’Italia è lievemente diminuita al 24,2 per cento; a dicembre (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quella detenuta da non residenti è risultata pari al 27,6 per cento (dal 27,5 del mese precedente), mentre quella in capo agli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) è rimasta sostanzialmente stabile, al 13,4 per cento.
A gennaio le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 46,5 miliardi, in aumento del 5,1 per cento(2,3 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2023.
Raimondo Adimaro
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