8 e 9 giugno si vota per le elezioni europee
Si è aperta la campagna elettorale per le elezioni europee.
Le forze politiche hanno avuto tempo fino alle 16 di lunedì 22 aprile per depositare al Ministero dell’Interno il contrassegno con cui correranno alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno e che sarà il simbolo che li rappresenterà sulla scheda.
I loghi presentati sono 42, con tante forze politiche minori che non sono riuscite a raccogliere entro il 1° maggio le firme necessarie per presentare la lista e superare il vaglio dell’Ufficio elettorale.
Nei 27 stati membri le elezioni europee si svolgeranno tra il 6 e il 9 giugno.
Le urne in Italia saranno aperte tra le 14 e le 22 di sabato 8 e dalle 7 alle 23 di domenica 9: un vero e proprio election week-end, in contemporanea si svolgeranno anche le elezioni regionali in Piemonte e le amministrative in 3.700 Comuni italiani (circa il 40% del totale).
Se ogni Paese ha potuto scegliere la data delle elezioni tra i quattro giorni indicati, lo spoglio, al contrario, comincerà in contemporanea in tutto il continente, alle 23:00 di domenica 9 giugno.
In Italia, come nella maggior parte dei Paesi europei, possono votare tutti i cittadini che hanno compiuto il 18esimo anno d’età.
Fanno eccezione la Grecia dove potranno votare anche i diciassettenni, mentre in Germania, Belgio, Malta e Austria è possibile votare già a 16 anni.
Secondo il regolamento del Parlamento europeo occorre aver compiuto 18 anni d’età per poter essere eletti, età minima richiesta nella maggior parte dei Paesi europei, ma non in Italia, dove occorre averne compiuti 25.
Un’importante novità riguarda gli studenti fuori sede: per la prima volta potranno votare nel comune in cui vivono per motivi di studio da almeno tre mesi senza bisogno di tornare in quello di residenza.
Ai sensi della legge elettorale europea, tutti i Paesi membri devono usare un sistema elettorale proporzionale. In Italia esiste una soglia di sbarramento del 4 per cento e gli elettori possono esprimere da una a tre preferenze rispettando l’alternanza di genere, pena l’annullamento della seconda o della terza scelta.
Sono eletti i candidati che otterranno il maggior numero di preferenze nella propria lista: in caso di parità si privilegia chi è più in alto in lista.
Dei 720 seggi nel Parlamento europeo, 76 saranno occupati da eurodeputati italiani scelti per elezione diretta dai cittadini.
Per garantire la proporzionalità il territorio nazionale è suddiviso in cinque circoscrizioni elettorali sovra-regionali che eleggono un numero di deputati in proporzione agli abitanti.
La circoscrizione Nord-Occidentale comprende Valle d’Aosta, Liguria, Piemonte e Lombardia, è la più popolosa ed esprime 20 seggi.
Della Nord-Orientale fanno parte Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto, si eleggono 15 deputati.
La circoscrizione Centrale è composta da Lazio, Marche, Toscana e Umbria ed elegge 15 seggi.
La Meridionale comprende Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia, 18 i seggi eletti dai votanti del Mezzogiorno.
Infine la circoscrizione Isole, elettori di Sardegna e Sicilia sono rappresentati a Bruxelles da otto eurodeputati.
I partiti possono presentare un numero massimo di candidati pari al totale dei seggi assegnati a ogni circoscrizione.
Se eletto in più di una, il candidato dovrà scegliere in quale essere formalmente confermato e quindi deciderà di fatto a chi lasciare il proprio posto tra i primi non eletti.
Non è insolito che partiti all’opposizione in Parlamento possano essere alleati a livello locale.
Lo stesso accade in Europa e sarà particolarmente evidente per quegli elettori che oltre a scegliere i propri deputati a Bruxelles l’8 e il 9 giugno voteranno anche per le comunali.
I deputati eletti, una volta a Bruxelles, confluiscono nei sette gruppi europei presenti in Parlamento. Sono veri e propri partiti a cui si aderisce per affinità politica, non su base nazionale.
Partito popolare europeo (Ppe, centrodestra) – Forza Italia e Südtiroler Volkspartei
Socialisti e Democratici (S&D, centrosinistra) – Partito democratico
Renew Europe (liberali) – Azione, +Europa, Italia Viva
Verdi (ambientalisti) – Europa Verde
Conservatori e riformisti (destra) – Fratelli d’Italia
Identità e democrazia (estrema destra) – Lega
La sinistra (sinistra/estrema sinistra) – Sinistra Italiana
Non iscritti – Movimento 5 Stelle.
Arnaud Daniels
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