Italia primi in Europa per gli obiettivi raggiunti del Pnrr
Italia prima della classe in Europa “per obiettivi raggiunti e avanzamento finanziario del Pnrr”.
Mentre non si sgonfia, anzi aumenta, la polemica per la spending review annunciata dal Mef che, secondo sindaci e associazioni degli enti locali, punta a colpire i Comuni più virtuosi sul fronte dei progetti finanziati dai fondi Ue, avanza in falcata la premier Giorgia Meloni, con l’apertura della Cabina di coordinamento sul Pnrr, riunita oggi alla prefettura di Roma.
Al tavolo di palazzo Valentini esprime tutto il suo compiacimento peril primato del nostro Paese nella valutazione a medio termine della Commissione europea.
Non solo, la premier annuncia l’avvio della “fase 2”del Pnrr.
Il 14 maggio scorso il Consiglio dell’Unione europea ha adottato la revisione tecnica del nuovo Pnrr italiano.
Una data importante, perché chiude di fatto un anno di lavoro del Governo per attuare il Piano e mettere in sicurezza le risorse finanziarie, gli investimenti e le riforme.
Sono stati mesi di straordinario lavoro di tutti i Ministeri, le strutture e gli uffici, che ha permesso all’Italia di essere al primo posto in Europa per obiettivi raggiunti e avanzamento finanziario del Pnrr.
Primato certificato dalla Valutazione a medio termine della Commissione europea.
Sono stati raggiunti traguardi decisivi, di cui essere particolarmente orgogliosi, è entrato in vigore il nuovo Pnrr, comprensivo della settima missione REPowerEU; è stato incassato il pagamento sia della terza rata da 18,5 miliardi che della quarta rata da 16,5 miliardi di euro (l’Italia ha ad oggi ricevuto 102,5 miliardi di euro, rispetto ai 194,4 stanziati dall’Unione europea); e si è in dirittura d’arrivo per il raggiungimento dei 52 obiettivi della quinta rata, pari a 10,6 miliardi di euro.
Ora si entra nella Fase 2 del Pnrr, la più importante quella della concreta attuazione delle riforme e della messa a terra di tutti gli investimenti strategici.
Fase 2, nella quale èfondamentale rendere più efficace il monitoraggio su base territoriale degli interventi del Pnrr, favorire le sinergie tra le diverse amministrazioni e i soggetti attuatori operanti nello stesso territorio e migliorare l’attività di supporto agli enti territoriali, anche promuovendo le migliori prassi.
Per raggiungere questi obiettivi, il Governo ha previsto, con il dl 2 marzo 2024, n. 19, l’istituzione di una Cabina di coordinamento Pnrr permanente presso ogni singola Prefettura, composta dai rappresentanti delle amministrazioni centrali, delle Regioni, delle Province, delle Città metropolitane, dei Comuni.
Le Cabine di coordinamento Pnrr saranno la sede nelle quali le Amministrazioni locali e i soggetti attuatori degli interventi del Piano potranno confrontarsi, portare all’attenzione di tutti le eventuali criticità tecniche e operative e intervenire, tempestivamente, per risolvere i problemi e trovare le soluzioni migliori.
Il Governo ha scelto di ampliare e rafforzare l’articolazione territoriale più vicina agli enti attuatori del Pnrr – che è la Prefettura -, proprio nella fase della messa a terra del Piano.
Attraverso l’azione dei Prefetti, il Governo sarà in grado di svolgere un’azione più efficace di raccordo e coordinamento, dirisoluzione dei problemi e di collegamento con le Amministrazioni centrali e la Struttura di missione Pnrr.
Mettere a terra il Pnrr è una sfida per l’Italia nel suo complesso, e si può vincere solo se tutti coloro che sono coinvolti nell’attuazione del Piano sentono sulle proprie spalle questa responsabilità.
Il decreto prevede che alle Cabine di coordinamento nelle Prefetture possano essere chiamati a partecipare anche i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle associazioni imprenditoriali maggiormente rappresentative.
Il confronto continuo con i territori, tra tutti i soggetti coinvolti, potrà consentire di accelerare i pagamenti e di standardizzare e diffondere le buone pratiche amministrative su tutto il territorio nazionale.
Niccolò Rejetti
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