Immense ricchezze occultate dagli Agnelli e dagli Elkann
Un articolo sensazionale è uscito su Il Giornale d’Italia venerdì 19, lo riportiamo per intero e senza commento.
“Il mistero sull’eredità Agnelli sempre più fitto: emerse 138 tonnellate in lingotti d’oro.
Il tesoro sarebbe eredità di Giovanni Agnelli, il presidente della Fiat e senatore, e si troverebbe nei caveau del Free Port di Ginevra.
Eredità Agnelli, “138 tonnellate di lingotti d’oro non risultanti nell’inventario dei beni”
Il tribunale di Torino ha potuto confermare le proprietà dei fratelli Agnelli tramite l’inventariazione dei beni della loro eredità.
Il giudice istruttore Nicoletta Aloj ha scritto che “può ritenersi sufficientemente individuata la documentazione relativa alle operazioni di inventario” dell’eredità di Marella Agnelli Caracciolo da parte del notaio svizzero Urs von Grunigen.
Lo fa nell’ordinanza con cui dispone l’interrogatorio di John Elkann per chiarire l’esatto ammontare dei beni all’estero, transitati da Marella a lui.
Tuttavia, sembrerebbe essere emersa l’esistenza di un tesoro ancora più importante, che non compare nella lista. Si tratta di 138 tonnellate in lingotti d’oro.
Una mole importante di documenti, recuperata dalla Procura, prova già l’esistenza e di depositi di denaro tra Liechtestein, Isole Vergini Britanniche e Lussemburgo. Di recente si era parlato del ritrovamento di alcuni preziosi quadri che sarebbero custoditi al Lingotto di Torino.
Gli Elkann sono indagati per truffa aggravata assieme a Gianluca Ferrero, per la supposta falsa residenza svizzera della nonna Marella. Prosegue la caccia al tesoro relativa a tutta la loro eredità, anche quella ancora non rilevata nell’inventario.
Lascito di Giovanni Agnelli, si troverebbero nei caveau del Free Port di Ginevra
Il tesoro di lingotti pareva essere leggendario, ma sempre più indizi ne stanno confermando l’esistenza.
L’oro sarebbe appartenuto al Senatore Giovanni Agnelli, il fondatore della Fiat.
L’imprenditore aveva raggiunto i 40 miliardi di lire alla fine della guerra e aveva cominciato a convertire il proprio denaro in lingotti d’oro da depositare in Svizzera.
Il patrimonio, assieme ad altri beni, sarebbe poi passato al nipote Gianni Agnelli, a cui spettava la decisione di come disporne. Tuttavia, pare che gli fu consigliato di conservarne una riserva segreta, per il bene dell’azienda.
In questa, incluse le tonnellate di lingotti, il cui valore viene oggi calcolato in 9,2 miliardi di euro.
Questi si troverebbero nei caveau del Free Port di Ginevra, di proprietà della società Ports Francs et Entrepots de Geneve, deposito di immense ricchezze. Nonostante se ne conosca la localizzazione, a Margherita Agnelli non è mai stato concesso di avvicinarsi”.
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