Da tutta Europa è stato reso omaggio a Joe Biden, che domenica ha annunciato il ritiro dalla corsa alle presidenziali Usa 2024 e l’appoggio alla candidatura della sua vicepresidente, Kamala Harris, per sostituirlo come candidata democratica.

In una dichiarazione scritta, Biden ha affermato che è stato il più grande onore della sua vita servire come presidente e ha promesso di rimanere in carica fino alla scadenza del suo mandato a gennaio.

“Parlerò più dettagliatamente della mia decisione alla Nazione nel corso della settimana”, ha dichiarato.

Dall’Ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky ha ringraziato Biden per il suo “incrollabile sostegno” nei due anni successivi all’invasione russa.

Gli Stati Uniti, sotto la guida di Biden, sono stati il principale sostenitore finanziario e militare dell’Ucraina e in entrambi i Paesi si teme che il sostegno possa cessare se Donald Trump dovesse vincere le elezioni presidenziali di novembre.

Il primo ministro polacco Donald Tusk ha elogiato Biden per le sue “decisioni difficili” che, a suo parere, hanno reso “la Polonia, l’America e il mondo più sicuri“.

Ha inoltre affermato che la decisione di ritirarsi dalla corsa presidenziale è stata probabilmente “la più difficile” che Biden abbia dovuto prendere.

Il primo ministro britannico Keir Starmer ha dichiarato: “Rispetto la decisione del presidente Biden e mi auguro di lavorare insieme durante il resto della sua presidenza”.

Starmer ha aggiunto di sapere che Biden ha “preso la sua decisione sulla base di ciò che ritiene sia meglio per il popolo americano”.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha definito Biden “mio amico”, aggiungendo: “Grazie a lui la cooperazione transatlantica è stretta, la Nato è forte e gli Stati Uniti sono per noi un partner valido e affidabile. La sua decisione di non ricandidarsi merita rispetto”.

“Tutta la mia ammirazione e il mio riconoscimento per la coraggiosa e dignitosa decisione del Presidente”, ha esordito il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez.

“Un grande gesto da parte di un presidente che ha lottato per la democrazia e la libertà”, ha sostenuto.

Riccardo Dinoves