Cala il sipario sulle XXXIII Olimpiadi appuntamento a Los Angeles
Con le immagini della strepitosa medaglia d’oro delle fantastiche ragazze azzurre della nazionale di pallavolo capitanate da Anna Danesi e magistralmente guidate da Julio Velasco titolare di un palmares stellare che ha saputo inculcare nella mentalità della squadra la giusta mentalità vincente, armonia e spirito di gruppo.
Olimpiadi che hanno assegnato all’Italia 40 medaglie delle quali ben 12 d’oro, nuovo record, che ci hanno consentito di posizionarci al nono posto in graduatoria davanti a Germania, Canada e Spagna.
Medaglie che sarebbero state più numerose se la dea bendata fosse stata un tantino più benevola, è sufficiente pensare ai malanni di Jannik Sinner, Gianmarco Tamberi e Antonella Palmisano e alle sventure della pallanuoto maschile.
Davanti a oltre 70.000 spettatori, allo Stade de France si è celebrata la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi, in cui gli atleti sono stati un po’ meno protagonisti e un po’ più spettatori divertiti: hanno cantato e ballato lasciando il palcoscenico alla musica e all’atteso spettacolo celebrativo.
Tre ore iniziate in realtà fuori dallo stadio, davanti al grande braciere ufficiale a mongolfiera: a spegnerlo e portare la fiamma olimpica allo Stade de France è stato il nuotatore Leon Marchand, l’atleta che ha vinto di più alle Olimpiadi di Parigi con 4 medaglie d’oro e un bronzo.
La Marsigliere ha aperto la cerimonia ufficiale sotto lo sguardo attento del presidente Emmanuel Macron e di quello del Cio, il tedesco Thomas Bach.
Per poi lasciare spazio alla sfilata delle 205 bandiere delle squadre partecipanti, con Rossella Fiamingo e Gregorio Paltrinieri gli alfieri del tricolore italiano, che hanno riempito lo stadio intorno al palcoscenico – ricordava per la forma i Continenti – allestito al centro del campo.
Volti, successi e storie che hanno caratterizzato l’Olimpiade.
E quando tutti si sono sistemati, via a un gigantesco karaoke a cantare sulle note di canzoni come ‘Freed from desire’ di Gala o ‘We are the champions’ dei Queen.
Atmosfera completamente trasformata, invece, per l’atteso spettacolo futuristico ‘Records’: buio, fumo e uomini venuti dal futuro (‘l’esploratore’ protagonista vestito con una particolare ‘tuta’ complentamente dorata) a rendere omaggio all’antica Grecia, che nel 1896 ha ospitato i primi Giochi moderni.
Spazio quindi alla musica dei Phoenix con la cantante belga Angèle.
A seguire i discorsi istituzionali e successivamente il passaggio di consegne: la bandiera olimpica ammainata è stata consegnata da Anne Hidalgo, sindaco di Parigi, a Karen Bass, prima cittadina di Los Angeles, che ospiterà l’edizione 2028.
La scenografia prosegue con Tom Cruise, atterrato dall’alto nello stadio in mezzo alla gente e salito sul palco e prendere lui la bandiera a cinque cerchi per la ‘mission impossible’ di portarla negli Stati Uniti.
La partenza in moto da Parigi, il volo transoceanico per atterrare sulla scritta ‘Hollywood’, dove le “oo” si trasformano nei cinque cerchi olimpici.
Seguono altri staffettisti campioni dello sport americano come Michael Johnson, a condurla virtualmente sulla spiaggia di Los Angeles sotto la scritta LA28.
Le luci per qualche giorno si spengono su Parigi, la città è già pronta a riaccenderle per i Giochi Paralimpici, inizio il 28 agosto e chiusura l’8 settembre.
Riccardo Dinoves
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