Ancora frane e alluvione in Emilia-Romagna
Il maltempo ancora una volta colpisce duro in Emilia-Romagna e, questa volta, mette in crisi il Bolognese.
La città di Bologna è stata inondata per larga parte, dopo oltre 80 millimetri di pioggia caduta in circa quattro ore.
Due fratelli a bordo di un’auto sono stati travolti da un’ondata di piena a Pianoro, in via Caurinzano. Uno dei due giovani è riuscito a mettersi in salvo ma non ha potuto soccorrere il fratello ventenne che ha perso la vita. Il corpo è stato individuato dall’elicottero dei Vigili del Fuoco e si sta procedendo al recupero.
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, segue con attenzione le conseguenze del maltempo che sta colpendo diverse zone del nostro territorio nazionale, a partire dal bolognese.
Meloni è vicina ai famigliari della vittima di Pianoro e si tiene in costante contatto con il Ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, e con il capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano.
La Protezione Civile convoca il comitato operativo “per continuare a garantire una tempestiva risposta in tutte le zone interessate dall’ondata di maltempo”.
Il tavolo è riunito presso la sede del Dipartimento al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile. La sala stampa è aperta presso l’Auditorium, in via Vitorchiano 2″.
La fase critica è iniziata verso le 21 di ieri sera, quando è esondato il torrente Ravone, allagando via Saffi una delle principali arterie d’accesso al centro della città che ospita l’ospedale Maggiore.
Subito dopo sono state allagate altre strade importanti dell’area sud ovest della città, come via Saragozza, via Andrea Costa e via San Mamolo, tutte chiuse al traffico.
A esondare prima della mezzanotte anche il torrente Savena e il fiume Reno che hanno allagato varie strade e le cui acque, piene di fango, sono giunte fino alla soglia delle abitazioni.
Il sindaco ha firmato un’ordinanza di evacuazione dei piani interrati, seminterrati e terra degli edifici posti nelle vicinanze del fiume Reno e dei torrenti Savena e Ravone.
Oltre centinaia, durante la giornata, gli interventi dei Vigili del Fuoco che, per spostarsi, verso sera, hanno iniziato ad usare i gommoni. In varie parti della città si sono verificati blackout elettrici.
In pieno centro è stato evacuato per infiltrazioni il cinema Modernissimo.
Il sindaco Matteo Lepore ha diffuso via social un appello a non uscire in strada, a non usare l’auto e a salire ai piani più alti se in prossimità dei torrenti. Ha chiesto ai cittadini di resistere fino a mezzanotte quando sarebbe cessata la pioggia che, di fatto, ha smesso di cadere intorno a quell’ora.
Più complicata la situazione nel resto della Città Metropolitana. Verso le 22 è esondato il fiume Idice in zona Ca’ Ghironda.
La Val di Zena è di nuovo allagata e così San Lazzaro, dove ci sono state evacuazioni di cittadini a causa del rapido innalzamento della soglia idrometrica di fiumi e torrenti e moltissime strade del reticolo provinciale sono state chiuse totalmente o parzialmente.
Problemi e rallentamenti si sono verificati anche per la circolazione ferroviaria.
A causa di una frana è stata momentaneamente chiusa al traffico in entrambe le direzioni, la strada statale 9 “Via Emilia” dal km 124,000 al km 120,560 all’altezza di Anzola dell’Emilia (Bologna).
Lo rende noto l’Anas sul posto con le squadre e le forze dell’ordine, per la gestione del traffico in piena sicurezza e per consentire il ripristino della regolare viabilità nel più breve tempo possibile.
Chiusa al traffico, in direzione Ferrara, sempre per frana, anche la strada statale 64 “Via Porrettana” al km 70,600 all’altezza di Marzabotto.
Allagamenti di strade, case, garage e locali interrati anche nella zona di Modena est: nella notte sono esondati diversi fossi e torrenti nel quartiere musicisti e in zona Paganine.
Molti tombini sono ‘saltati’ a causa della pressione dell’acqua che poi ha raggiunto le abitazioni e ha reso impraticabili molte strade.
Nella provincia è esondato il rio Merdone a Savignano, problemi anche in diverse frazioni di Castelfranco Emilia.
A Montale Rangone è esondato il torrente Tegagna, stessa situazione per il Nizzola a Cavidole.
ll maltempo ha messo a dura prova anche la provincia di Reggio Emilia, a causa delle piogge incessanti della notte che hanno fatto esondare il torrente Crostolo e altri corsi d’acqua.
A Buco del Signore, alla periferia del capoluogo, evacuate alcune famiglie dopo che il Rio Acque Chiare ha rotto un argine e ha invaso case e cortili.
Chiuso il sottopasso della Statale 63 in corrispondenza del Villaggio Crostolo.
Tra Cella e Cadelbosco Sopra sette persone sono state salvate dai vigili del fuoco nella loro auto, rimasta bloccata in strada per l’allagamento in seguito alla rottura dell’argine del Cavo Cava alla confluenza del Crostolo.
I residenti delle zone adiacenti il Crostolo a Santa Vittoria sono stati invitati a portarsi al piano primo delle abitazioni.
La Strada provinciale 63 è interrotta all’altezza della rotatoria di Santa Vittoria, prima dell’ingresso al paese.
A Bagnolo in Piano, in seguito alla tracimazione di un canale di irrigazione, tre famiglie sono state evacuate con un gommone dai vigili del fuoco.
Salvarico Malleone
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