In Polonia stanno costruendo fortificazioni ai confini
Fortificazioni, scavo di fossati, posa di campi minati e installazione di siepi anticarro nella zona di confine: sono alcuni degli interventi messi in campo dalla Polonia
La Polonia ha iniziato a costruire una linea di fortificazioni difensive al confine con la Russia nell’ambito del programma Scudo orientale.
Lo ha annunciato il primo ministro del Paese Donald Tusk.
Lo “Scudo orientale” (Tarcza Wschód) è un programma elaborato dal ministero della Difesa e dallo Stato Maggiore dell’Esercito polacco, che prevede la costruzione di vari tipi di fortificazioni, ostacoli al terreno e infrastrutture militari ai confini della Polonia con la Russia e la Bielorussia per una lunghezza totale di circa 800 chilometri.
Il progetto è stato presentato nel maggio di quest’anno.
Il primo ministro polacco ha annunciato l’inizio dei lavori della Piattaforma X.
“La costruzione dello Scudo orientale è iniziata! I primi lavori al confine con la Russia”, ha scritto. Al post ha allegato una foto che mostra le attrezzature da costruzione al lavoro.
Fossi, siepi anticarro e campi minati
Il decreto sulla creazione del “Programma nazionale di deterrenza e difesa Scudo orientale”, per la cui realizzazione sono stati stanziati 10 miliardi di zloty (circa 2,5 miliardi di dollari) tra il 2024 e il 2028, è stato adottato dal Consiglio dei ministri il 10 giugno durante un ritiro a Bialystok.
Secondo una dichiarazione dell’Ufficio del Primo Ministro, “il governo intende costruire un’infrastruttura di difesa completa sul fianco orientale della Nato per contrastare le minacce provenienti dalla Bielorussia e dalla Russia”.
Il programma Scudo Orientale prevede, tra l’altro, la costruzione di fortificazioni e la creazione di ostacoli naturali al terreno in aree chiave di confine.
In particolare, è previsto lo scavo di fossati, la posa di campi minati e l’installazione di siepi anticarro nella zona di confine.
È prevista anche la realizzazione di sistemi di intelligence e di rilevamento delle minacce, di basi avanzate, di hub logistici, di magazzini o l’impiego di sistemi di difesa con droni.
L’obiettivo è, da un lato, facilitare il più possibile la difesa del confine da parte dell’esercito polacco e, dall’altro, rendere più difficile la penetrazione di un potenziale aggressore nel territorio del Paese.
La costruzione di fortificazioni lungo i confini orientali e settentrionali della Polonia riguarderà i principali voivodati: Pomerania, Warmińsko-Mazurskie, Lublino, Podlasie e Podkarpackie.
Niccolò Rejetti
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