Rinnovamento importante per Pitti Bimbo 100
Durante la conferenza stampa di presentazione della centesima edizione di Pitti Bimbo, in calendario presso la Fortezza da Basso di Firenze il 22 e 23 gennaio 2025, è stato annunciato un cambio di passo importante della manifestazione.
“Non solo un compleanno ma un nuovo progetto da vivere tutti insieme”, ha sostenuto Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine, affiancato da Giuliana Parabiago, pr & marketing consultant di Pitti Immagine.
“Il numero 100, se letto al contrario, diventa 001. Quella di gennaio sarà infatti una vera e propria prima edizione che non si ferma al fashion ma si allarga a lifestyle, beauty, calzature, accessori, gioielli, editoria e, da questa edizione, anche food”, hanno dichiarato.
Per festeggiare Pitti Bimbo 100 alcuni brand presenteranno capi e accessori limited edition creati in esclusiva per la fiera e in vendita solo in Fortezza.
“Il mercato è cambiato ed è quindi giusto che anche Pitti Bimbo cambi, è un momento delicato e quindi abbiamo introdotto una modalità di partecipazione diversa che comprende budget più bassi per le aziende presenti in Fortezza. Parallelamente l’ingresso sarà come sempre, rigorosamente, riservato al pubblico professionale ma free, niente biglietto, solo l’accredito e abbiamo inoltre attivato convenzioni con hotel e ferrovie. Gli stand inoltre saranno pre-allestiti, personalizzabili ma già completi. La durata su due giorni fa sì che non ci siano sovrapposizioni con altre manifestazioni”, hanno spiegato i manager agli addetti ai lavori.
Gli spazi della manifestazione sono stati completamente ridisegnati e riorganizzati dalla designer Ilaria Marelli, architetto specializzato in interni, allestimenti e oggetti, che insegna ‘Interior Design’ al Politecnico di Milano, trasformano Pitti Bimbo in una città con un lungo viale ad anello, ispirato al Gioco dell’Oca, sul quale si affacciano su entrambi i lati gli spazi dei brand.
Su questo percorso si aprono quattro piazze dedicate alle tendenze, con installazioni editoriali a tema: My First, pensata per il segmento newborn, Magic Party, che comprende abiti e accessori per le grandi occasioni, Be Sporty, per l’outdoor, e Snowtime, abbigliamento per la neve.
Saranno oltre 150 i brand attesi in Fortezza dei quali il 65% circa proveniente dall’estero.
Tra i ritorni spiccano quelli di Monnalisa, Mayoral, Bikkembergs e Blauer Junior che presenterà un piumino limited edition con stampa originale Liberty e uno in microrip effetto waxed. Roy Roger’s Kids lancerà il newborn ‘Miniroy’, dedicata ai mini appassionati del denim.
Come per Pitti Uomo, il tema di questa stagione è ‘Fire’, “un fuoco magico, irresistibile, ipnotico, magnetico, ma proibito. Non si tocca, non ci si gioca, al massimo si ammira. Il fuoco è una fiaba, lo sputa il drago, lo divora Mangiafuoco”.
Per quanto concerne il lato economico, secondo le elaborazioni effettuate dal Centro Studi di Sistema Moda Italia, nel periodo gennaio-luglio 2024 le vendite estere dell’abbigliamento per neonati (per il quale si possono isolare le voci doganali di pertinenza e, quindi, i flussi commerciali con l’estero per nazione), hanno assistito a una perdita dell’8,7%, calando a 89,5 milioni di euro.
Sotto il profilo temporale, la stagione autunno/inverno 2023-24 ha archiviato una variazione negativa, tutti i bimestri che la compongono sono stati interessati da questa dinamica sfavorevole.
La flessione maggiore è stata registrata nel settembre-ottobre, caratterizzato da una perdita dell’11,6 per cento.
Il bimestre centrale della stagione e quello di chiusura hanno entrambi riscontrato un calo più contenuto (-3,2% circa).
Nei sette mesi le vendite nel Vecchio Continente hanno segnato -23,5% mentre le aree extra-UE (che coprono il 57,4% dell’export totale) hanno messo a segno un aumento del 6,5%.
Gli Stati Uniti corrono con una crescita del 46,4%, che li porta a raggiungere il 9,5% dell’export totale, divenendo, così, la prima destinazione dell’abbigliamento per neonati.
La Spagna cala del 20,6% e scende in seconda posizione con 7,7 milioni di euro (8,6% sul totale).
Bene gli Emirati Arabi Uniti, che risultano il terzo paese di destinazione, che arrivano ad assorbire l’8,3% dell’export di comparto, per un totale di 7,5 milioni di euro.
Seguono Francia (-18,2%), Regno Unito (-1,4%) Germania (22,4%) e Hong Kong che arriva ad assorbire il 4,4% dell’export di comparto, per un totale di 3,9 milioni di euro.
Al contrario, la Cina, ottava, che aveva registrato un aumento significativo nel periodo gennaio-luglio 2023, nel medesimo periodo dell’anno in corso assiste a un un calo del 55,4%.
In controtendenza rispetto al dato medio, tra i primi 15 Paesi c’è la Russia, in passato primo sbocco del childrenswear italiano, con un incremento del 20%.
La Svizzera crolla a -70,4%, scivola così al decimo posto con il 2,7% delle vendite di comparto, stessa quota del Portogallo, in contrazione del 28,7%.
Per quanto concerne il mercato italiano, secondo le rilevazioni di Sita Ricerca effettuate per conto di Sistema Moda Italia, da settembre 2023 a febbraio 2024 il sell-out di moda junior (accezione questa che comprende l’abbigliamento in maglia e tessuto per ragazzi/e di età tra 0-14 anni, intimo ed accessori inclusi) è calato del 5,6% a valore e del 5,2% a volume.
In particolare, in termini di spesa, il segmento neonato è quello che ha registrato la variazione peggiore, pari al -6,6%, il segmento bambino perde il 5,9%, mentre la bambina, strutturalmente preponderante, il 5%.
la Redazione
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