Si trovano sempre meno camionisti disposti a viaggiare
Rispetto all’anno scorso, se prendiamo come punto di osservazione l’inflazione, il 2024 è stato un anno dove l’inflazione si è fermata, non è calata perché a volte dal punto di vista comunicativo c’è questo grande equivoco, l’inflazione cala, no, l’inflazione si è fermata perché nel 2023-2022 abbiamo registrato dei tassi inflattivi superiori a due cifre e oggi ci siamo fermati ma non abbiamo recuperato quell’incremento che si è registrato nel 2022-2023.
Quindi è una notizia positiva perché i prezzi non crescono però non calano e questo è un problema perché dal punto di vista della tenuta di questo Paese ci sono fasce importanti della popolazione che fanno comunque fatica.
I salari sono aumentati ma non hanno recuperato totalmente il tasso inflattivo e quindi il potere acquisto di tante persone non si è adeguato all’incremento dei prezzi.
La seconda considerazione è intelligenza artificiale, innovazione tecnologica, sostenibilità pongono al mondo delle imprese private o cooperative che siano un grande tema.
Ci lamentiamo perché non si trovano persone o facciamo fatica a trovare persone.
Ci sono generazioni che ha trovato nel mondo del lavoro un motivo di realizzazione personale.
Oggi nelle giovani generazioni non c’è la ricerca di un’affermazione personale attraverso i percorsi del mondo del lavoro ma c’è un equilibrio tra privato e mondo del lavoro e tempo dedicato al lavoro che è profondamente diverso.
Quindi si fa fatica a intercettare i giovani, a intercettare quelle fasce della popolazione anche disponibili a mettersi in gioco perché in questo paese ci sono una quantità incredibile di neet, gente che non studia e non cerca lavoro, c’è una fascia di donne che non vengono valorizzate nei percorsi organizzativi perdendo una quantità di crescita.
Poi vi un’altra risorsa rappresentata dai migranti, se si continua a vedere i migranti solo come un problema di ordine pubblico si perde un’opportunità, servono politiche di inclusione, di inserimento.
Nelle campagne abbiamo il fenomeno del caporalato. Il tema del caporalato tocca un aspetto importante della produzione agricola di questo Paese.
Da una parte vi sono fenomeni di sfruttamento come questi, dall’altra si fa fatica nelle aziende più avanzate a trovare personale da inserire nella gestione anche dandogli in mano dei mezzi che costano centinaia di migliaia di euro, perché se non c’è la cabina condizionata oggi sono in pochi a voler salire sui trattori.
Oggi abbiamo metà del personale viaggiante che è in età pensionabile e non si trovano persone da avviare ad apprendere questo mestiere, che è un mestiere pesante ma non sotto retribuito, perché se un ingegnere guadagna 1.500 euro al mese, queste sono persone mettono in tasca 3.000, 3.500, 3.800 euro al mese, uno stipendio in qualche misura di mercato per un camionista che fa un mestiere gravoso e si fa fatica a trovare le sostituzioni.
Negli ultimi 15 anni noi abbiamo assistito, soprattutto in alcuni comparti, la logistica è uno di questi, a una terziarizzazione selvaggia, dove le imprese hanno radicalmente modificato il proprio assetto organizzativo, esternalizzando una serie di attività che hanno prodotto fenomeni distorsivi.
Le cosiddette false cooperative, gli appalti al massimo ribasso sono tutte realtà che hanno creato in Italia fenomeni particolarmente gravi.
Dietro a queste questioni spesso c’è la criminalità organizzata, c’è la mancanza di rispetto dei diritti dei lavoratori e l’utilizzo di contratti, spesso e volentieri, pirata.
Questa situazione ha comportato esplosione dal punto di vista sociale, sono innumerevoli negli ultimi anni gli episodi anche violenti nella gestione di alcuni conflitti sindacali e soprattutto la perdita di controllo e di governo del percorso e del processo produttivo.
Occorre una grande capacità anche da parte del sindacato di mettersi in qualche misura in gioco per individuare modelli organizzativi che consentano il recupero rapido di questa modalità, perché solo attraverso questa situazione si riesce a sostenere principi dove i contratti di lavoro sono quelli sottoscritti dalle organizzazioni maggiormente rappresentative e dove i diritti dei lavoratori sono elementi imprescindibili.
Claudia Treves
Commenti
Si trovano sempre meno camionisti disposti a viaggiare — Nessun commento
HTML tags allowed in your comment: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>