Versace torna italiana, la compra Prada per 1,25 miliardi
Prada ha concluso un accordo definitivo per l’acquisizione del 100% di Versace da Capri Holdings, holding multinazionale con sede nelle Isole Vergini britanniche fondata nel 1981 dallo stilista americano Michael Cors.
Il corrispettivo in contanti, basato su un Enterprise Value di 1,25 miliardi di euro, è soggetto ad aggiustamenti al momento della chiusura.
Fondata nel 1978 a Milano, Versace è una delle principali case di moda internazionali ed è “l’emblema del lusso italiano nel mondo”, si legge in un comunicato del gruppo Prada secondo il quale, “forte di una notevole notorietà del marchio, Versace rappresenta un asset distintivo nel panorama del lusso”.
“Profondamente radicato nella storia della moda, il marchio mostra un forte potenziale di lettura della contemporaneità e una spiccata sensibilità nel catturare e anticipare lo spirito della società attuale e futura. Con la sua estetica altamente riconoscibile, il marchio costituisce un’aggiunta fortemente complementare al portafoglio del Gruppo Prada e mostra un significativo potenziale di crescita non sfruttato, facendo leva su molteplici leve di creazione di valore”, prosegue la nota.
All’interno del gruppo Prada, Versace “manterrà il suo Dna creativo e la sua autenticità culturale, beneficiando al contempo di tutta la forza della piattaforma consolidata del Gruppo, comprese le capacità industriali, l’esecuzione retail e l’esperienza operativa”, conclude la nota.
“Siamo lieti di dare il benvenuto a Versace nel gruppo Prada e di costruire un nuovo capitolo per un marchio con il quale condividiamo un forte impegno per la creatività, l’artigianalità e il patrimonio. Il nostro obiettivo è continuare l’eredità di Versace celebrando e reinterpretando la sua estetica audace e senza tempo; allo stesso tempo, gli forniremo una piattaforma forte, rafforzata da anni di investimenti continui e radicata in relazioni di lunga data. La nostra organizzazione è pronta e ben posizionata per scrivere una nuova pagina della storia di Versace, attingendo ai valori del Gruppo e continuando ad agire con fiducia e rigorosa attenzione”.
Così in una nota Patrizio Bertelli, Presidente e Direttore Esecutivo del Gruppo Prada.
“L’acquisizione di Versace segna un altro passo nel percorso evolutivo del nostro Gruppo, aggiungendo una nuova dimensione, diversa e complementare. L’infrastruttura del Gruppo è forte, abbiamo verticalizzato le organizzazioni dei nostri marchi e rafforzato le nostre routine e i nostri processi. Ci sentiamo pronti ad aprire questo nuovo capitolo. Versace ha un enorme potenziale. Il viaggio sarà lungo e richiederà un’esecuzione disciplinata e la pazienza necessaria. L’evoluzione di un marchio ha sempre bisogno di tempo e di una costante attenzione. Vorrei ringraziare Capri Holdings per aver preservato e valorizzato l’eredità di questo meraviglioso marchio. Nonostante le incertezze del settore, guardiamo al futuro con fiducia, concentrati su una visione strategica a lungo termine”.
Così in una nota il Ceo del gruppo Prada, Andrea Guerra.
Capri aveva pagato 1,83 miliardi di euro nel 2018 per acquisire Versace, che in precedenza apparteneva per l’80% alla famiglia Versace e per il restante 20% al fondo Usa BlackRock.
In un contesto di calo delle vendite, Capri ha messo in vendita il marchio e avviato trattative esclusive con Prada alla fine dello scorso febbraio.
Capri, che possiede anche Jimmy Choo e Michael Kors, ha accettato un prezzo inferiore rispetto alle ipotesi iniziali dopo le turbolenze del mercato innescate dai dazi annunciati dall’amministrazione Trump.
Secondo il Financial Times, infatti, il prezzo inizialmente previsto era di circa 1,5 miliardi di euro.
Il mese scorso, Donatella Versace si è dimessa da direttore creativo dopo oltre 30 anni, in quello che è stato ampiamente visto come un preludio all’accordo.
Era subentrata alla guida della società nel 1997 dopo l’omicidio del fratello maggiore Gianni, che aveva fondato la griffe milanese nel 1978.
Il primo aprile, inoltre, è stata sostituita come direttore creativo da Dario Vitale, che ha guidato l’aumento delle vendite di Miu Miu, il marchio gemello di Prada che si rivolge a una clientela più giovane.
Donatella Versace, che compirà 70 anni a maggio, è ora la principale ambasciatrice del marchio.
“Questa operazione riflette il nostro impegno ad aumentare il valore per gli azionisti, a rafforzare il nostro bilancio e ad alimentare la crescita futura di Michael Kors e Jimmy Choo. Continueremo a portare avanti le iniziative strategiche condivise al nostro recente Investor day e rimaniamo fiduciosi nel potenziale di crescita a lungo termine di Michael Kors e Jimmy Choo”.
Così John D. Idol, presidente e Ceo di Capri Holdings in merito alla cessione di Versace a Prada.
Piero Vernigo
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